AN EYE ON PREMIER – 1° GIORNATA

PremierLeagueCi siamo, la Premier League è iniziata. Il campionato più bello del mondo anche quest’anno promette spettacolo, e, come sempre, non mancheranno le sorprese. Il calcio d’oltremanica ogni stagione rivendica lo scettro del potere in termini di passione, di popolarità ed eccezionalità dei campi, dei protagonisti, dei tifosi.

Sabato 8 Agosto l’Inghilterra ha aperto le danze per la stagione calcistica 2015/2016. E come sempre, le cose da dire sono moltissime.

wengerIniziamo con la clamorosa sconfitta interna dell’Arsenal contro il West Ham. Uno dei derby più sentiti del calcio britannico ha visto protagonisti in positivo due ex della nostra Serie A, Mauro Zarate (che ha segnato il secondo gol per gli Hammers) ed Angelo Ogbonna; di contro, un flop che ha inciso negativamente sul risultato, ovvero Petr Cech. Pensare che Wenger lo aveva chiamato per fare il salto di qualità in un ruolo, quello del portiere, che per i Gunners è sempre stata una croce; per carità, c’è da credere che si rifaccia, ma intanto ieri non è stato meglio del peggior Almunia, Mannone e Fabiansky di questi anni. Certo, al Chelsea giocava con Terry, Ivanovic, Carvalho a protezione (a loro volta coperti da Essien, Makelele, Lampard) e non con Mertesacker, Koscielny, e 15 metri più avanti Cazorla, Flamini o Coquelin. Ma è stato specchio di un Arsenal distratto, passivo e lezioso di fronte ad un West Ham che ha corso, menato e fatto, alla fine, il colpaccio. Gli Hammers invece, forse una delle poche squadre che ancora oggi gioca con e per il cuore e non i soldi, si sono mossi bene sotto le direttive di Mister Bilic, ed hanno meritatamente vinto. Ennesima figuraccia per i londinesi del North Side, che avevano però iniziato bene la stagione con la vittoria in Community contro il Chelsea.
1425664655Proprio i Blues ieri hanno steccato (a metà); 2-2 contro lo Swansea tra le mura amiche di Stamford Bridge. Ayew e Gomis hanno destato ben più di una preoccupazione ai campioni in carica. Caso strano, anche ieri il portiere è stato l’ago della bilancia del risultato. Courtuois è stato espulso e i gallesi hanno pareggiato, ma al 55′, ed il Chelsea non può non vincere la partita. Inutile che Mourinho se la sia presa con la bellissima Eva Carneiro per aver costretto Hazard ad abbandonare il campo; certo, come sempre il Mou ha abilmente spostato l’attenzione della mancata vittoria su qualcos’altro, un caso di pseudo gossip con cui i tabloid inglesi vanno a nozze. Ma è un dato di fatto che senza la classe di Oscar (sacrificato ad uscire per far giocare il secondo portiere Begovic) e poi quella di Hazard, ritenuto non idoneo a proseguire la partita, il solo Fabregas ha potuto fare ben poco per accendere la luce del Chelsea. Che la prossima partita affronterà il City in trasferta.
images (1)Inizia bene, e vediamo per quanto proseguirà, il Liverpool, che espugna il Britannia Stadium sotto gli occhi del neo acquisto dello Stoke, Xerdan Shaquiri.
I Reds di Rodgers, rinforzati con acquisti del calibro di Benteke e Milner, devono aspettare oltre 80 minuti per conquistare i 3 punti, con il solito Coutinho che ancora una volta dimostra di essere anni luce distante da quello visto nell’Inter. Certo l’idea è che al Liverpool manchi sempre qualcosa per affermarsi tra le top 4 della Premier: un sostituito di Gerrard (impresa assai ardua) ed un centrale difensivo di livello sarebbero il minimo. In più, il tecnico pare spesso avere le idee poco chiare per la scelta del modulo da adottare; l’anno scorso ha proposto più volte una difesa a 3 che ha evidenziato grandi problemi, soprattutto per la mancanza di esterni che sapessero fare le due fasi come questo modulo richiederebbe. Vedremo quale sarà la strategia che userà quest’anno.

download (7)Sempre la città di Liverpool, sponda blu, sponda Everton. In casa pareggia 2-2 contro il neo promosso Watford, squadra di proprietà della famiglia Pozzo. Passano in vantaggio proprio gli ospiti, che poi si inchinano al talento di Ross Barckley e, nuovamente in vantaggio, subiscono il secondo pareggio a 4 minuti dalla fine. Partenza quindi non eccelsa per i Toffies, che si aggrappano alle scusanti del tecnico Martinez sulla mancanza di tre/quattro innesti. Bene invece il Watford, il cui tecnico Sanchez Flores ha preso un punto prezioso su un campo tradizionalmente ostico per tutti e che ha messo molto bene in campo la squadra.

1363997004316Rimaniamo nella contea del Merseyside, a Manchester. Città in festa su entrambi i lati, con lo United che vince 1-0 in casa contro il Tottenham e con il City che travolge il WBA fuori casa per 3-0. I Red Devils quest’anno sono chiamati a compiere l’annata. Van Gaal ha preteso Schneiderling e Schweinsteiger in mezzo al campo, ha voluto un Orange di belle speranze, Depay, ha intravisto in Darmian il nuovo Gary Neville. Proprio lui è stato il migliore in campo, alternando bene la fase difensiva a quella offensiva. Un autogol ha condannato gli Spurs, che hanno fatto una partita comunque veramente pessima. Lo schema ‘palla a Kane poi vediamo’ ha mostrato gli stessi problemi dell’anno scorso, ovvero un’identità di gioco. Eriksen largo sulle fasce continua a non trovare la lucidità che la sua classe gli ha concesso, a centrocampo sono tutti buoni giocatori, ma il dopo Carrick è ancora un lontanissimo miraggio. In attacco un solo uomo degno di livello, gli altri gregari in aria di cessione (Adebayor su tutti) e in difesa l’acquisto di Alderweireld la dice lunga sulle ambizioni del Tottenham. C’è da chiedersi cosa passi nella testa di Pochettino: finora molta molta confusione. Tentativi davvero scarsi, velleitari per impensierire l’altro acquisto del Mancs, Romero, l’ex portiere della Samp. Non si fermerà qui, comunque, il mercato dello United, anche perché la partenza di Van Persie ha lasciato un vuoto da colmare in quel ruolo, e in difesa un difensore leader serve; a dire il vero, i tifosi dell’Old Trafford già dall’anno scorso ritenevano fosse proprio quello il primo acquisto da fare; sabato Blind ha affiancato Smalling, ma Evans, Mc Nair, Blacket e Jones appaiono poco più che buoni giocatori, quindi, se il Manchester quest’anno volesse ambire al titolo, un acquisto in quel reparto sarebbe ottimale. Grandi manovre quindi, follie per certi aspetti, ma con Van Gaal si sa, c’è da aspettarsi di tutto (Di Maria ne sa qualcosa). yaya_toure_2

Chi invece si è mosso stranamente poco sul mercato, è stato il Manchester City. Dopo aver rinnovato la fiducia a Pellegrini e allungato il contratto di Yaya Tourè, sono stati spesi più di 60 milioni di pound per Sterling del Liverpool, a fronte però di due cessioni, Jovetic e Dzeko. Confermato poi tutto il gruppo della scorsa stagione, che, ovviamente, è partito benissimo. Doppietta dell’ivoriano, gol di Kompany, soprattutto prova di forza, tecnica e solidità. Aguero e Nasri solo a partita in corso, come a dire che non ci sia certo bisogno di ulteriori innesti per spodestare il Chelsea. Che sabato arriva all’Etihad Stadium.

claudio-ranieri-leicester-cityGuardiamo la classifica e vediamo a punteggio pieno anche il Leicester, allenato da Ranieri. Il mite Claudio ha preso questa neo promossa mettendola in campo col suo canonico 4-4-2, conoscendo forse 1/4 dei giocatori a disposizione e ancor meno la lingua inglese, ma vincendo per 4-2 contro il Sunderland di Advocaat. Il marchio di fabbrica del tecnico italiano, difesa robusta, spazi chiusi, squadra corta, ha funzionato; in ottica salvezza dunque fa ben sperare. Dal canto suo, il Sunderland sperava certo in qualcosa di meglio: le reti di Defoe e Fletcher hanno evidenziato come l’esperienza serva sempre nei reparti, ma poco possono fare se la difesa concede 4 reti ad un avversario tutt’altro che votato al gioco d’attacco.

Graziano Pellè of SouthamptonChiudiamo con uno sguardo verso il Nord dell’Inghilterra. Bella partita tra Newcastle e Southampton, 2-2 finale in una partita combattutissima e poco spettacolare dal punto di vista del gioco ma tutt’altro che monotona in termini di ritmo ed agonismo. Per i padroni di casa, che dopo l’era di Shearer non sono mai andati oltre la metà della classifica, il tecnico McLaren ha contato sulla corsa di Cissè in attacco e sul dinamismo della new entry Wijnaldum proveniente dal PSV: proprio loro hanno segnato il pareggio ed il vantaggio dei Magpies. Il Southampton invece apre le danze con il solito Graziano Pellè, che tanto farebbe comodo a certe squadre italiane, e pareggia con un sostituto dalla panchina, Shane Long. Intuizione quindi di Koeman, che parte bene con questo punto in trasferta.

Cade in casa il Norwich, contro il Crystal Palace. 1-3 il risultato finale. Alan Pardew, allenatore dei londinesi, ha fortemente voluto il metronomo di centrocampo Cabaye dal PSG, che ha, tra l’altro, siglato l’1-2. Pensare che nei primi 20 minuti il Norwich era partito bene, ma, come ha dichiarato l’allenatore Neil, il calcio conosce solo una legge, quella del gol. Se giochi bene ma non segni, perdi.

Mobilitazione di massa dalla città di Birmingham per seguire la vittoria fuori casa dell’Aston Villa. Nel Sud dell’isola, a Bournemouth, i Villans passano 1 a 0, a discapito di una partita gestita interamente dei padroni di casa. Come sopra, cinta chi segna, non chi gioca bene.

See you next week allora, con questo programma tutto da vedere e di cui parlare:

Aston Villa – Manchester United,   Southampton – Everton,   Sunderland – Norwich,   Swansea – Newcastle,   Tottenham – Stoke,   Watford – WBA,   West Ham – Leicester,   Crystal Palace – Arsenal,   Manchester City – Chelsea,   Liverpool – Bournemouth.

AN EYE ON PREMIER – 1° GIORNATA